Nikola Corporation, produttrice di camion elettrici a batteria e a idrogeno, sta affrontando sfide finanziarie significative, accentuate dalla reputazione compromessa e dalla perdita di fiducia degli investitori. Per far fronte a queste difficoltà, l’azienda ha intrapreso una serie di iniziative mirate a ridurre il debito e raccogliere capitale, tra cui un’offerta di vendita di azioni ordinarie fino a 100 milioni di dollari.
Il contesto è reso più complicato dalla condanna per frode del fondatore Trevor Milton, colpevole di dichiarazioni esagerate sulla tecnologia dei camion elettrici dell’azienda. Attualmente, Milton è in libertà su cauzione mentre attende l’appello della sua condanna a quattro anni di carcere e deve risarcire Nikola con una sanzione di 167,7 milioni di dollari. Questo episodio ha avuto ripercussioni profonde sulla reputazione del marchio, influendo negativamente sulla fiducia degli investitori e sulla stabilità finanziaria.
Nonostante le difficoltà, Nikola ha prodotto e consegnato 203 camion quest’anno, un record per l’azienda. Tuttavia, queste operazioni hanno comportato una perdita netta di 481 milioni di dollari. L’obiettivo dichiarato per il 2024 è vendere tra 300 e 350 camion FCEV a idrogeno, una sfida ambiziosa che richiede solide basi finanziarie.
Secondo i documenti depositati presso la Securities and Exchange Commission (SEC), Nikola utilizzerà i proventi della vendita di azioni per il capitale circolante e per scopi aziendali generali, inclusi investimenti in strumenti finanziari a breve e medio termine. È stata menzionata anche la possibilità di acquisizioni strategiche di aziende, asset o tecnologie complementari.
Parallelamente, Nikola ha presentato una domanda per rivendere fino a 34,2 milioni di azioni convertibili, consentendo ai detentori di obbligazioni di convertire il debito in azioni e venderle sul mercato. Sebbene questa operazione non generi flussi di cassa immediati, offre ai detentori di obbligazioni una via d’uscita e maggiore liquidità.
Un’altra mossa significativa è stata la raccolta di 65 milioni di dollari attraverso la vendita di azioni a detentori di obbligazioni convertibili, con un temporaneo aumento del tasso di conversione fino a gennaio 2025. Attualmente, il prezzo di conversione è di circa 3,12 dollari per azione, mentre il valore di mercato delle azioni Nikola è sceso a 1,46 dollari, registrando una perdita del 10% nelle contrattazioni pre-mercato.
Con un debito totale registrato di 656 milioni di dollari al 30 settembre, Nikola ha già ridotto di 39,4 milioni questa cifra, ripagando completamente le obbligazioni della Serie B-1. Questi sforzi rappresentano un primo passo verso la stabilizzazione, ma resta molto lavoro da fare per garantire un futuro sostenibile.
Nikola si trova quindi a un bivio cruciale: da un lato, deve bilanciare la riduzione del debito e il mantenimento delle operazioni; dall’altro, deve riconquistare la fiducia degli investitori e dimostrare la sostenibilità del proprio modello di business. Con obiettivi ambiziosi per il 2024 e una strategia ancora in evoluzione, il futuro dell’azienda dipenderà dalla capacità di superare queste sfide.