I computer più vecchi avevano l’abitudine di dividere i file e diffondere le parti in tutto il vostro hard-disk, ma quelli moderni non lo fanno più. Non si avvicina nemmeno. Detto questo, una deframmentazione ogni 2-3 settimane è capace di mantenere le massime prestazioni su un disco rigido molto utilizzato.
Tuttavia, le unità a stato solido(SSD), che utilizzano la memoria flash sono un’altra storia:alcuni test hanno mostrato nessun beneficio fancendo la deframmentazione su un SSD.
Nota bene : la deframmentazione può ridurre la durata della vita dell’ SSD , poichè crea dei processi di scrittura inutili.
Lasciare la deframmentazione all’hard-disk , non all’SD
Molti programmi di defrag promettono miglioramenti anche su SSD,cosa assolutamente non vera.L’aumento di prestazioni è così irrisorio (sotto l’1%) , non vale la pena quindi sprecare ulteriori scritture sull’SSD.Vi ricordo che ha un ciclo limitato di scrittura , dopodichè è defunto.(inoltre vi consiglio di non archiviare dati importanti su quest’ultimo perchè in caso di problemi,i file sono irrecuperabili)
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