
Negli ultimi mesi Google Drive ha puntato sempre di più sull’esperienza video, trasformando la sua piattaforma di archiviazione in un servizio capace non solo di ospitare file, ma anche di offrire strumenti avanzati per la gestione dei contenuti multimediali. Dopo l’introduzione di funzioni come i sottotitoli automatici, il nuovo design visivo, l’avvio istantaneo della riproduzione, le trascrizioni con timestamp e le anteprime in stile YouTube, arriva ora una novità particolarmente interessante: l’integrazione con Google Vids.
Cos’è Google Vids e come funziona l’integrazione
Con la nuova funzione, gli utenti dei domini Workspace idonei inizieranno a vedere un’icona viola di Google Vids in alto a destra quando aprono un video all’interno di Drive. Cliccando sull’icona, il filmato verrà caricato direttamente nell’editor cloud di Google Vids, consentendo di effettuare modifiche di base come il taglio, l’aggiunta di musica, testi sovrapposti e altri elementi multimediali. Anche se non si tratta di un software di editing avanzato, la possibilità di lavorare interamente nel cloud rappresenta un vantaggio per chi vuole effettuare correzioni rapide senza installare programmi aggiuntivi.
Una volta terminata l’operazione, il sistema non sovrascrive il file originale, ma genera un nuovo documento Vids. Questo significa che sarà necessario salvare o esportare il lavoro separatamente. Forse in futuro Google potrà rendere il processo più fluido introducendo l’editing in-place, ma al momento la gestione è strutturata in questo modo.
Limiti e compatibilità dei file
Nonostante i vantaggi, l’integrazione di Google Vids in Google Drive presenta alcune limitazioni. Attualmente, è supportata soltanto per video in formato MP4, QuickTime, OGG e WebM, con una durata massima di 35 minuti e una dimensione inferiore ai 4 GB. Questo riduce un po’ la flessibilità, soprattutto per chi lavora con contenuti più pesanti o lunghi, ma al tempo stesso permette a Google di garantire un funzionamento fluido nel cloud.
Un’altra limitazione riguarda la disponibilità: l’integrazione non è prevista per gli account gratuiti di Drive. La funzione è infatti riservata agli utenti di specifici piani Workspace, tra cui Business Starter, Standard e Plus, Enterprise Starter, Standard e Plus, Essentials ed Enterprise Essentials, oltre a Nonprofits, clienti con add-on Gemini Education o Education Premium, abbonati a Google AI Pro e Ultra e chi ha acquistato i pacchetti Gemini Business o Enterprise.
Disponibilità e prospettive future
Gli utenti che rientrano in questi piani inizieranno a vedere l’integrazione gradualmente, con un rollout previsto entro 15 giorni. Anche se l’esperienza è ottimizzata per desktop, teoricamente sarà possibile effettuare modifiche rapide anche da browser mobile, con un po’ di pazienza e precisione nei tocchi.
Con questa novità, Google Drive si conferma sempre più come una piattaforma non solo di archiviazione, ma anche di gestione e modifica dei contenuti multimediali. Se in futuro Google riuscirà a eliminare alcune limitazioni e ad ampliare le possibilità di editing, l’integrazione con Google Vids potrebbe trasformarsi in un vero punto di riferimento per chi lavora con i video nel cloud.