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Midjourney lancia il suo primo modello per generare video AI: ecco come funziona

Midjourney ha ufficialmente rilasciato la prima versione pubblica del suo modello di generazione video, segnando un passaggio chiave nella sua evoluzione oltre la sola creazione di immagini. Attualmente, lo strumento consente di generare brevi clip animate a partire da immagini create o caricate sulla piattaforma, ma l’azienda ha già confermato che presto arriveranno funzionalità più avanzate.

Come funziona il generatore video di Midjourney

Dopo aver creato un’immagine, la piattaforma mostra un nuovo pulsante “animate” che permette di trasformarla in una clip di 5 secondi, basata su un prompt testuale. L’utente può anche caricare una propria immagine per usarla come fotogramma iniziale. Per chi non inserisce istruzioni manuali, Midjourney genera un prompt generico che crea un’animazione con semplici movimenti, ma è anche presente un’opzione “manual” che consente di descrivere esattamente il tipo di movimento desiderato.

L’animazione può essere prolungata di quattro secondi alla volta, fino a un massimo di 21 secondi totali. Sono disponibili due modalità di movimento: high motion, che fa muovere sia il soggetto che la telecamera, e low motion, che limita il movimento solo al soggetto.

Dove si può usare il generatore video e quanto costa

Il generatore video è accessibile solo tramite la versione web di Midjourney o dal server Discord ufficiale. Per utilizzarlo è necessario un abbonamento, che parte da 10 dollari al mese (circa 9,30 euro) per 3,3 ore di tempo GPU veloce, equivalenti a circa 200 immagini. Il costo dei video è significativamente più alto: circa otto volte quello di un’immagine, ovvero un secondo di video costa quanto un’intera immagine generata.

Le controversie legali: Disney e Universal contro Midjourney

Il debutto pubblico di questo strumento avviene in un momento delicato per la startup: Disney e Universal hanno infatti avviato un’azione legale contro Midjourney, citando proprio lo sviluppo del generatore video come motivo di preoccupazione. Secondo l’accusa, la piattaforma funzionerebbe come un distributore automatico di copie non autorizzate delle opere coperte da copyright delle major, inclusi personaggi, ambientazioni e stili visivi.

Il modello video, annunciato per la prima volta a gennaio, sarebbe stato addestrato su materiale protetto da copyright, secondo i legali delle case di produzione. La battaglia legale è ancora in corso, ma mostra quanto sia delicato l’equilibrio tra innovazione e diritti d’autore nel campo dell’intelligenza artificiale generativa.

Uno sguardo al futuro

Secondo il fondatore David Holz, questo primo generatore rappresenta solo “un primo passo” verso modelli capaci di simulare mondi aperti in tempo reale. La direzione è chiara: Midjourney vuole entrare nella corsa ai video generativi, dove giganti come Google, OpenAI e Meta sono già attivi con soluzioni che creano filmati direttamente da comandi testuali.

In conclusione, la versione iniziale del generatore video Midjourney è un’anteprima concreta di un futuro in cui immagini e animazioni saranno modellate dall’intelligenza artificiale in tempo reale, ma anche un campo minato legale che potrebbe determinare chi sarà autorizzato a guidare questa rivoluzione.

Vittorio Montana
Vittorio Montana
Sono un appassionato di videogiochi e mi piace giocare su diverse console, tra cui Nintendo Switch e PlayStation 5. Fin dall'infanzia, ho mostrato un forte interesse per i videogiochi. Mi piace passare il tempo immerso in mondi virtuali, esplorando ambienti fantastici e sfidando boss epici. Ho giocato a molti titoli famosi e ho sviluppato una conoscenza approfondita del mondo dei videogiochi.
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