
Apple ha avviato un’azione legale contro un ex ingegnere Apple accusato di aver sottratto migliaia di documenti riservati prima di passare a lavorare per Snap, la società madre di Snapchat e dei visori AR Spectacles. La notizia, riportata da SiliconValley.com, coinvolge Di Liu, ex senior product-design engineer, che ha lasciato Apple all’inizio del 2025 dopo sette anni di servizio.
Secondo la denuncia, Liu avrebbe comunicato ad Apple che stava lasciando l’azienda per motivi personali e familiari. Tuttavia, avrebbe omesso di informare il colosso di Cupertino di aver già accettato una posizione lavorativa in Snap, dove avrebbe ricoperto un ruolo sostanzialmente simile a quello avuto in Apple. Liu ha lavorato sul progetto Vision Pro, l’ambizioso visore di realtà aumentata dell’azienda, ed era in possesso di dati sensibili su tecnologie sia presenti nel prodotto che ancora non rilasciate.
Il nodo centrale della causa riguarda ciò che è accaduto nei giorni precedenti al suo addio. Apple sostiene che Liu abbia utilizzato le sue credenziali aziendali per scaricare migliaia di file riservati, successivamente trasferiti su un account di cloud storage personale. In più, avrebbe eliminato file chiave dal suo computer aziendale, probabilmente per cancellare le tracce delle sue azioni. Secondo Apple, tutto ciò dimostrerebbe un intento deliberato di trasferire segreti industriali a Snap, che lavora su prodotti concettualmente simili come gli occhiali AR Spectacles, attualmente giunti alla quinta generazione.
Apple chiede ora risarcimenti non specificati, la restituzione di tutto il materiale sottratto e l’accesso ai dispositivi personali e agli account cloud dell’ex ingegnere Apple per effettuare verifiche approfondite. Snap, dal canto suo, ha dichiarato di essere a conoscenza delle accuse, ma di non avere alcun motivo per ritenere che esse siano legate al lavoro svolto da Liu presso la propria azienda.
Non è la prima volta che Apple si trova a gestire controversie simili. Già nel 2019 aveva citato in giudizio Gerard Williams III, accusato di violazione contrattuale dopo essere passato a NuVia. Nel 2022 è stata la volta della startup Rivos, accusata di aver sottratto dipendenti e dati riservati legati al design dei chip. Più recentemente, a inizio 2025, un altro ex ingegnere Apple ha chiesto pubblicamente scusa per aver divulgato informazioni riservate alla stampa durante i suoi otto anni in azienda.
Questa nuova causa mette ancora una volta in luce la tensione tra protezione della proprietà intellettuale e mobilità del talento nel settore tech, specialmente in ambiti strategici come la realtà aumentata e la progettazione di dispositivi indossabili.