
Il Trump Mobile T1 Phone è tornato al centro dell’attenzione, ma non per meriti tecnologici. Nonostante le prime promesse, il telefono non sarà costruito negli Stati Uniti. Questa novità, che delude chi si aspettava un prodotto davvero “americano”, è accompagnata anche da modifiche poco trasparenti nelle specifiche tecniche, che hanno lasciato molti potenziali acquirenti perplessi. L’impressione è che il progetto stia cambiando in corsa, forse per problemi di produzione o per un cambio di fornitore.
In origine, la comunicazione ufficiale sul sito del produttore dichiarava chiaramente che il T1 Phone era “orgogliosamente progettato e costruito negli Stati Uniti”. Oggi quella frase è scomparsa, sostituita da espressioni molto più vaghe come “progettato con i valori americani in mente” o “design fiero e patriottico”. Nessun riferimento concreto alla produzione, che viene genericamente descritta come “realizzata con mani americane”, un’affermazione che ricorda molto da vicino il celebre “Designed in California” scritto sul retro degli iPhone, anche se nessun iPhone è mai stato fisicamente costruito negli USA.
Ma il vero campanello d’allarme arriva dalle specifiche tecniche, che sono cambiate in modo silenzioso ma significativo. La prima versione del sito parlava di un ampio display AMOLED da 6,78 pollici, ma ora la scheda tecnica riporta uno schermo più piccolo da 6,25 pollici. Anche la voce relativa alla RAM è sparita, senza alcuna spiegazione. Rimangono invece invariati la batteria da 5.000 mAh e la ricarica a 20W, così come il prezzo di 500 dollari (circa 465 euro), che a questo punto appare decisamente meno competitivo.
Il sospetto è che Trump Mobile abbia dovuto cambiare ODM (Original Design Manufacturer), cioè l’azienda responsabile della produzione fisica del dispositivo. Questo potrebbe spiegare sia lo slittamento della data di uscita – inizialmente prevista per agosto o settembre, ora posticipata a un generico “entro la fine dell’anno” – sia le modifiche non comunicate alle specifiche. In altre parole, il prodotto promesso potrebbe non essere mai esistito nella forma originale, ma solo come idea promozionale.
Dal punto di vista di chi cerca trasparenza e qualità, la situazione è tutt’altro che rassicurante. La mancanza di dettagli tecnici aggiornati, la retorica patriottica che sostituisce fatti concreti e il misterioso ridimensionamento del display suggeriscono un progetto in difficoltà. A fronte di un prezzo non proprio economico, il Trump Mobile T1 Phone rischia di deludere chi si aspettava un’alternativa “americana” agli smartphone asiatici.
In conclusione, il Trump Mobile T1 Phone si presenta oggi più come un’operazione di marketing che come un vero dispositivo tecnologico competitivo. La sua produzione non americana, le specifiche ridimensionate e le continue modifiche al progetto rendono difficile consigliarlo, almeno fino a quando non verrà chiarita la versione definitiva del prodotto. Per ora, l’unica certezza è che non sarà made in USA, nonostante lo slogan.