
Durante un’intervista rilasciata a Fox News, Donald Trump ha dichiarato che sarebbe stata trovata una soluzione per la tanto discussa piattaforma TikTok. Secondo l’ex presidente degli Stati Uniti, un gruppo di “persone molto ricche” sarebbe pronto ad acquistare l’app di video brevi, attualmente di proprietà della cinese ByteDance. La notizia rilancia l’attenzione sul destino dell’app in America, minacciata da mesi di un possibile ban nazionale se non verrà ceduta a una società non cinese.
Trump e TikTok: una lunga saga politica
La questione della vendita di TikTok è in sospeso ormai da mesi, e Trump ha ripetutamente rimandato l’approvazione del disegno di legge che costringerebbe ByteDance a cedere la sua creatura, o a vederla bloccata negli Stati Uniti. Ora però, sembra che si sia fatto un passo avanti decisivo. “Abbiamo un acquirente per TikTok, a proposito,” ha dichiarato Trump. “Credo ci vorrà l’approvazione della Cina. Penso che il Presidente Xi probabilmente la concederà.”
Nonostante il tono ottimistico, Trump ha evitato di rivelare i nomi degli investitori coinvolti, limitandosi a dire che li renderà noti entro due settimane, un lasso di tempo che negli anni è diventato quasi una battuta ricorrente nel lessico dell’ex presidente.
Le ipotesi su Musk, Ellison e altri acquirenti
Negli scorsi mesi Trump aveva già ventilato l’idea di una joint venture tra gli attuali proprietari di TikTok e nuovi investitori statunitensi, con l’obiettivo di garantire che gli Stati Uniti ottengano almeno il 50% della proprietà della piattaforma. Aveva anche suggerito di essere favorevole all’acquisto da parte di Larry Ellison (fondatore di Oracle) o persino di Elon Musk, anche se quest’ultimo oggi sembra meno coinvolto o interessato a un simile accordo, dati i suoi molteplici impegni imprenditoriali con Tesla, SpaceX e X (ex Twitter).
Le implicazioni geopolitiche e legali
La vicenda Trump TikTok vendita non è solo una questione economica, ma anche politica e diplomatica. La Cina ha già fatto sapere in passato di essere contraria a cessioni forzate, specialmente quando coinvolgono tecnologie sensibili come quelle impiegate da TikTok per la personalizzazione dei contenuti e la gestione dei dati. Trump stesso ha ammesso che sarà necessario un via libera da parte di Pechino, lasciando aperta la possibilità che l’accordo venga ostacolato o rallentato.
Al momento, non è chiaro se l’annuncio di Trump rappresenti un vero passo concreto verso la vendita di TikTok o se si tratti dell’ennesima strategia politica per tenere alta l’attenzione su un tema molto sentito dal pubblico americano. Quel che è certo è che TikTok continua a rimanere al centro di tensioni internazionali, e che la sua sorte negli Stati Uniti rimane incerta fino a quando non verranno ufficializzati acquirenti e condizioni dell’operazione.