YouTube ha annunciato il lancio di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, pensate per rendere più facile la ricerca di contenuti e informazioni. Queste novità, inizialmente disponibili solo per gli abbonati YouTube Premium negli Stati Uniti, includono una carrellata di risultati di ricerca generata dall’AI e un’espansione del tool conversazionale AI, già in fase di test da diversi mesi.
La nuova carrellata di risultati AI è simile agli AI Overviews di Google e mira a facilitare la scoperta di video utili, offrendo suggerimenti visivi e brevi descrizioni tematiche generate dall’intelligenza artificiale. Per esempio, digitando “migliori spiagge alle Hawaii”, l’utente vedrà una selezione di clip curate automaticamente, con indicazioni su dove fare snorkeling o quali spiagge vulcaniche visitare, accompagnate da video correlati. L’obiettivo è permettere all’utente di ottenere informazioni più rapidamente e con meno clic.
Tuttavia, proprio questa efficienza potrebbe essere un’arma a doppio taglio per i creator, che basano i propri guadagni sull’interazione diretta con i video. Se un utente ottiene tutte le risposte necessarie direttamente dal nuovo sistema AI di ricerca su YouTube, potrebbe non avere più bisogno di aprire il video completo, riducendo così visualizzazioni, tempo di visione e potenziale monetizzazione.
Questo timore non è infondato. Un recente report del Wall Street Journal ha già mostrato come gli AI Overviews su Google Search stiano penalizzando il traffico verso i siti di notizie, riducendo drasticamente i clic ai link originali. Ora, qualcosa di simile potrebbe accadere anche su YouTube, con effetti diretti sull’ecosistema dei contenuti indipendenti.
Parallelamente, YouTube sta ampliando anche l’accesso alla funzionalità AI conversazionale, inizialmente lanciata a fine 2023. Questo strumento, ora accessibile anche ad alcuni utenti non Premium, permette di ricevere riassunti dei video, suggerimenti personalizzati e quiz interattivi. Per esempio, guardando un tutorial di danza sui pattini a rotelle, l’AI può chiedere se vuoi un riassunto del video o consigliarti altri contenuti simili. Puoi anche porre domande dirette come “Qual è la canzone di sottofondo?” e ottenere risposte dettagliate con titolo, artista e genere musicale.
Queste novità, spinte da modelli linguistici avanzati, puntano a rendere l’esperienza su YouTube più interattiva e immediata, specialmente nei contesti educativi. Ma mentre l’utente ottiene un servizio più efficiente, i creator si trovano a dover ripensare il proprio ruolo all’interno di un algoritmo che rischia di accorciare il percorso tra domanda e risposta, tagliandoli fuori.
In un mondo in cui l’intelligenza artificiale su YouTube diventa sempre più centrale, sarà fondamentale monitorare l’equilibrio tra usabilità e sostenibilità economica per chi produce contenuti originali.
